domenica 29 luglio 2012
Olimpiadi
Ma quanto saranno eccezionalmente, straordinariamente, incommensurabilmente fichi i nuotatori?
lunedì 23 luglio 2012
Thank God it was Friday
Se è un venerdì sera di luglio afoso come pochi e i tuoi due uomini preferiti sono lontani (quello giovane è a Roma al concerto di Caparezza, quello diversamente giovane in un punto imprecisato tra qui e un'isoletta spersa in culo al mondo in Sulawesi) che fai, ti tappi in casa con l'aria condizionata a tutta gallara e stai a commiserarti?
Non sia mai.
Prendi l'amica Thelma, salite a Fiesole dove c'è un'arietta simpatica che vi fa smettere subito di sudare e vi sedete a un tavolino davanti a questo panorama qui

che anche dopo tanti anni che lo vedi ha sempre il suo perché; poi vi fate uno spritz, tanto per iniziare bene la serata e poi, perché no, anche una crepe salata, tanto per non far sciaguattare troppo lo spritz, mentre il sole tramonta e la città laggiù sotto passa dall'ocra al rosso al rosa.
Poi con calma attraversate la piazza e vi accomodate nella splendida cornice qui sotto, con vista sui colli persi nella luce azzurrina della sera.

E poi viene il buio e lo spettacolo comincia, e alzi il capo e il grande carro è proprio lì, sopra la tua testa.

E ascolti storie di uomini, di cani e di freddo, tanto freddo.
E alla fine un applauso che pare non finire mai e lui che ringrazia "per la qualità del vostro silenzio di stanotte".

Io quest'uomo son sicura che lo starei a sentire incantata anche se mi recitasse l'elenco del telefono.
Non sia mai.
Prendi l'amica Thelma, salite a Fiesole dove c'è un'arietta simpatica che vi fa smettere subito di sudare e vi sedete a un tavolino davanti a questo panorama qui
che anche dopo tanti anni che lo vedi ha sempre il suo perché; poi vi fate uno spritz, tanto per iniziare bene la serata e poi, perché no, anche una crepe salata, tanto per non far sciaguattare troppo lo spritz, mentre il sole tramonta e la città laggiù sotto passa dall'ocra al rosso al rosa.
Poi con calma attraversate la piazza e vi accomodate nella splendida cornice qui sotto, con vista sui colli persi nella luce azzurrina della sera.
E poi viene il buio e lo spettacolo comincia, e alzi il capo e il grande carro è proprio lì, sopra la tua testa.
E ascolti storie di uomini, di cani e di freddo, tanto freddo.
E alla fine un applauso che pare non finire mai e lui che ringrazia "per la qualità del vostro silenzio di stanotte".
Io quest'uomo son sicura che lo starei a sentire incantata anche se mi recitasse l'elenco del telefono.
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