lunedì 17 dicembre 2012

La delicata ma in fondo banale arte di fare i regali

Il Natale ormai è alle porte e quindi, nella mia infinità bontà, ho deciso di farvi un favore: sto per rivelarvi la Prima Grande Legge dei Regali.
Pronti?

È questa: le persone, GUARDATELE.
Dice, ma è ovvio che le guardo.
Non è vero.
Pensate un attimo a quante volte avete ricevuto regali totalmente scollegati dai vostri gusti, anche da persone che vi frequentano spesso e che dovrebbero conoscervi bene.

Per esempio, se mi metto solo orecchini chandelier o cerchi del diametro di uno hula hoop, perché, di grazia, mi regali un paio di capocchie di spillo? Non pensi che se mi fossero piaciuti gli orecchini piccoli magari me ne avresti visto un paio indosso ogni tanto, eh?
Se invece non porto nessun gioiello, mai, nemmeno la catenina del battesimo, cosa mi regali a fare uno di quei gingilli che si tengono sul comodino e si addobbano di collane&anelli&orecchini quando ci si tolgono di dosso?
Perché, se ho una casa ultramoderna, tutta spigoli, acciaio e vetro, mi regali (pagandola sicuramente uno stonfo) la zuppiera Vecchio Ginori che da quel momento vivrà al buio nel pensile più inaccessibile della mia cucina?
Se l'unica volta che mi hai visto fare una sudata è stato quando avevo l'influenza e ho preso l'aspirina, sarà un'idea felice quella di regalarmi un paio di scarpe da jogging?
(chissà se indovinate quali dei casi appena descritti sono capitati a me)

Sono più che sicura che anche voi avete qualche regalo infelice, fatto o ricevuto (nel secondo caso, sentitevi pure liberi di sputtanare il donatore descriverli nei commenti).
Ecco, allora datemi retta e guardate il destinatario del regalo con attenzione: magari non ci azzeccate lo stesso perché regalate un doppione, ma almeno vorrà dire che eravate sintonizzati sui suoi gusti, invece che sui vostri come spesso succede.
Dai, non è difficile: persino il Perlino, nella scapataggine dei suoi diciassette anni, il Natale scorso mi ha regalato l'ultimo libro di Grisham e non l'opera omnia di Asimov, per dire.


3 commenti:

  1. ahahahaahah...sei il mio mito. Quanta ragione hai. In genere sono una persona che fa buon viso a cattivo gioco e ringrazio entusiasticamente anche di fronte all'ennesima ciofeca, ma devo dire che non ricevo spesso regali completamente non azzeccati. A parte da una persona, e questa persona è mia suocera. E siccome la conosco da ben 28 anni, comincio a pensare che non mi abbia mai guardato bene, o che guardandomi gli appaia come una donna cannone visto che; tutti gli oggetti di abbigliamento che mi regala sono XXL, robe praticamente importabili. Io sono alta e porto una 44/46 ma lei ogni volta sbaglia. Che lo faccia apposta? L'anno scorso però gliel'ho detto, con educazione. E sono andata a cambiare l'articolo! Ho fatto male?
    Grande come sempre.
    PS - Per i ricciarelli in genere la quantità di zucchero credo che sia strutturale. per ò penso che sulla mia ricetta tu possa diminuire un po' e scendere a 400 gr. Se provi, fammi sapere.....e per Aurelia, certo è piccino il mondo!
    Bacione, Pat

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma almeno lo stile lo azzecca? O ti regala il twin set grigio tortora quando magari tu sei una da chiodo e anfibi? Voglio dire, se l'unico problema è la taglia basta staccare il cartellino dal prossimo vestito che ti comprerai e appiccicarglielo sulla carta di credito.

      Elimina
    2. Magari azzeccasse lo stile: un anno mi ha regalato un paio di collant talmente importabili ...guarda, giusto Julia Roberts in Pretty Woman e lei li avrebbe valorizzati con quelle gambe che si ritrova. Ce li ho ancora incellofanati nel cassetto delle calze!
      Guarda che la prossima volta che vengo a Firenze, ci sarà anche Aurelia. Ti becchiamo di sicuro! Un abbraccione forte e buon anno cara Perlina!
      Pat

      Elimina