mercoledì 16 gennaio 2013

La giornata fortunata

Vi è mai successo di svegliarvi la mattina e di pensare "oggi è la mia giornata fortunata"?
Ecco, la Perla stamani si è svegliata con questo pensiero, e siccome era la sua giornata fortunata ha deciso di procedere all'operazione di conferimento della raccolta differenziata negli appositi contenitori.
In parole povere, portare giù e buttare via la carta e la plastica&vetro.

Ora, non so come vi regolate a casa vostra, ma a casaPerla funziona così: l'indifferenziato si butta via con una certa frequenza, anche perché sta sotto il lavello e a lasciarlo lì va a finire che puzza, mentre la carta e la plastica&vetro stanno in terrazza e si buttano via ogni tanto, che tanto non puzzano e non chiedono il pane; il "si butta" va comunque letto come "la Perla butta", perché come sicuramente saprete e se non lo sapete ve lo dico io, è scientificamente provato che l'atto di buttare via la spazzatura è la prima causa di impotenza nei giovani maschi (la seconda è l'atto di mettere piatto, bicchiere e posate in lavastoviglie).

E quindi la Perla, dato che era la sua giornata fortunata, si è caricata di numero tre sacchi di plastica e di numero una sporta di carta, più una bottiglia ex contenitore di varichina e una ex contenitore di bonarda, raccogliendo poi in extremis sull'uscio di casa anche due scatole ex contenitori di pizza, lasciate lì dal giorno prima dal Perlino e dal suo amico, che sugli studi scientifici son sempre aggiornati e non vogliono correre rischi.

Per poter buttare via la carta la Perla ha dovuto posare per terra un sacco di plastica, che si è prontamente reclinato su un fianco seminando buona parte del suo contenuto; dopo averlo pazientemente raccolto sibilando solo qualche accidente, la Perla si è diretta verso la campana della plastica&vetro, consapevole che il meglio aveva da venire.
Le campane risalgono infatti a quando il loro uso era limitato alla raccolta di bottiglie di vetro e perciò hanno dei fori larghi una ventina di centimetri, mentre i sacchi astutamente confezionati dalla Perla hanno sempre il diametro di un cocomero da competizione.
E infatti, mentre la Perla era intenta nella tredicesima fatica di Ercole (sottolineo che, oltretutto, il foro è posto all'altezza della sua testa) e costellava l'operazione con un rosario di maledizioni assortite, è sopraggiunto il suo vicino di casa munito di numero tre bottiglie di vetro che ha lasciato cadere - plin, plin, plin - all'interno della campana e se n'è andato dopo averle lanciato uno sguardo tra lo sconvolto e il compatito.

Però fortunatamente tutto ha una fine e quindi dopo un'ultima spinta e un vaffanculo ben assestato la Perla si è allontanata, lieta per l'incombenza portata a termine, ma mentre apriva il cancello per prendere la bici ha abbassato lo sguardo e si è resa conto che un cartone di quel latte al cacao che il Perlino beve la mattina (e che butta via rigorosamente senza il tappo) le aveva sgocciolato addosso, proprio sul suo vestitino di lana.
Di lana MARRONE.

Ve l'avevo detto, no? che era la sua giornata fortunata.